martedì 17 novembre 2009

Sachertorte



Domenica sono venuti in visita pastorale i suoceri e, visto che non ho il pollice verde (la suocera, appena varcata la soglia, di solito già controlla il grado di umidità della pianta che mi ha regalato...), non stiro, praticamente non lavo e in casa sfoggio un disordine creativo, per distogliere l'attenzione da questi contro ho deciso di puntare su un pro.
Ho preparato una bella torta, da assaggiare accompagnata da un tea o un caffè, in modo che almeno, nella loro testa, potesse balenare un pensiero sul genere "però in fondo è tanto brava in cucina".

In effetti ammetto che tra il passare la giornata in cucina a preparare una cena coi fiocchi per dieci persone e svuotare la lavastoviglie o passare l'aspirapolvere, beh, la prima occupazione la vince e di larga misura...

La suocera non è che sia proprio ferrata in cucina, è sul genere (Matteo non me ne voglia...) pasta surgelata, crostata alla marmellata del supermercato e Bon Roll. Quindi non sono nemmeno sicura che capisca fino in fondo la bontà dei miei piatti...
Ma nella sua testa l'equivalenza fatto in casa=sbattimento è sempre viva ed io punto su quella.

Era da un po' che non preparavo una Sacher, o una simil Sacher, visto che sulla ricetta originale c'è sempre confusione. La mia ricetta è tratta da un libricino di ricette delle Dolomiti. Che poi sia simile a quella servita nell'Hotel Sacher di Vienna o sia la sorella povera, poco importa.
Basta che sia buonissima, semplicissima, apprezzatissima!

L'unica cosa in cui, volutamente, mi discosto è la marmellata da usare come ripieno. Per me quella all'albicocca è davvero troppo dolce e quindi opto sempre per marmellate meno zuccherine e che creino un contrasto di sapori: le mie preferite sono arance amare dell'Esselunga oppure quella di lamponi fatta in casa.
Provate, non ve ne pentirete!

INGREDIENTI
150 gr burro
150 gr cioccolato fondente
150 gr zucchero
150 gr farina
5 uova
1 cucchiaino lievito per dolci

mezzo vasetto di marmellata (albicocca, arance amare, lamponi)
una confezione di glassa al cioccolato

Far sciogliere in un pentolino il burro ed aggiungere il cioccolato a pezzetti, mescolando fino al completo scioglimento di quest'ultimo. Unire metà circa dello zucchero semolato e cinque tuorli, tenendo da parte gli albumi.
In una ciotola capiente montare gli albumi, con un pizzico di sale e, una volta a neve, lo zucchero rimanente.
Aggiungere la meringa così ottenuta all'impasto di burro e cioccolato, mescolando con cura. Se proprio avete fretta fate il contrario, ovvero versate la crema di cioccolato e burro nella ciotola in cui si trova la meringa ed utilizzate le fruste già usate per montare gli albumi per amalgamare gli ingredienti. Lo fatto questa volta e non mi pare che la torta sia risultata meno soffice.

Unire anche la farina e il cucchiaino di lievito per dolci, che nella ricetta originale non c'è, ma che io metto perché rende la torta meno umida.

Trasferire il composto in una tortiera con stampo a cerniera di circa 24 cm di diametro, cuocere in forno già caldo a 180° per circa 40-50 minuti (verificare sempre la cottura con uno stecchino da infilzare nel mezzo della torta).

Una volta cotta, lasciarla riposare e poi aprire lo stampo a cerniera. Utilizzando lo stampo di queste dimensioni la torta non cresce molto di lato, quindi io mi limito a mettere un pezzo di carta da forno per foderare la base (senza quindi imburrarla ed infarinarla) e nulla ai lati. Si stacca sempre in modo agevole.

Quando la torta è tiepida tagliarla a metà creando due dischi. Utilizzare un coltello seghettato abbastanza lungo, in modo che si riesca a fare un taglio preciso, e poi aiutarsi con questo per sollevare e spostare il pezzo superiore.
Spalmare la marmellata sul disco inferiore, abbondando pure (verrà in parte assorbita dalla pasta della torta) e rimettere anche il pezzo superiore.
In una pentola scaldare dell'acqua e mettere la bustina con la glassa in immersione, fino a quando il contenuto sia ben sciolto.
Aprire la confezione e versare la glassa, ora liquida, sulla sommità della torta, aiutandosi con un coltello a sega liscia o con una spatola a spandere la glassa sulla superficie e sui bordi.

La glassa tende a solidificare in pochi minuti, tuttavia questo è un passaggio abbastanza agevole e ce n'è a sufficienza per tutta la torta.

Lasciare che la glassa diventi ben dura e poi togliere la parte in eccesso (generalmente quella che cola sui lati). Non toccarla, altrimenti rimangono impresse le impronte digitali.

La torta acquista maggior sapore se mangiata il giorno dopo, mi pare che i gusti riescano a trovare il loro perfetto equilibrio.
Volendo strafare, la si può accompagnare con panna montata fresca non zuccherata.



3 commenti:

Stefania Oliveri ha detto...

Bella la manovra di disorientamneto della suocera... peccato che con la mia non funzionerebbe, perché cucina anche tanto bene!!!

Unknown ha detto...

Di aspetto è proprio uguale, di sapore sarà comunque ottima...ma tanto alle suocere non va mai bene niente in ogni caso!!! ;-))

Mirella ha detto...

Speriamo la suocera non legga il blog :-) Anch'io preferisco farcirla con marmellata di arance, con il cioccolato sta benissimo!!

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