lunedì 28 settembre 2009

Lasagne di zucca e scamorza

Niente da fare., anche se fuori splende il sole e ieri c'era un'aria calda che ricordava ancora l'estate, io sono già con la mente, e con la cucina, in autunno!
Quindi che c'è di meglio di un piatto di lasagne (quindi col forno che scalda un po' l'ambiente) condite con una delle verdure autunnali per eccellenza, ovvero la zucca?
Era la prima volta che mi cimentavo con questo piatto, e tra l'altro ho scoperto solo dopo (mentre le stava mangiando...) che a Matteo la scamorza non piace molto (ops, l'avevo messa anche sulla pizza venerdì).

Comunque sia è andato tutto bene! L'abbinamento mi è piaciuto molto, sono state facili da preparare e la cottura indicata sulla confezione è stata corretta!
La scelta della scamorza è stata dettata dalla necessità di usare un formaggio che contrastasse con la dolcezza della zucca...quindi potrebbe andare bene, forse, anche la fontina o il gruyere. La mozzarella secondo me è troppo blanda.

INGREDIENTI per due
5 sfoglie di pasta fresca per lasagne
700 gr zucca
2 carote
1 cipollotto
250 gr scamorza affumicata
20o ml latte
20 gr farina
una noce di burro
parmigiano, origano, noce moscata

Affettare un cipollotto, soffriggerlo in una padella larga in un cucchiaio di olio ed aggiungere le verdure tagliate a pezzetti. Coprire e lasciar cuocere circa venti minuti: le verdure devono risultare morbide, ma non si devono spappolare.
Nel frattempo preparare la besciamella con burro, farina e latte versato a filo. Mescolare con cura, regolare di sale ed aggiungere la punta di un cucchiaino di noce moscata, un cucchiaio di origano, due cucchiai di parmigiano e pepe fresco.
Aggiungere alla besciamella, lasciata abbastanza morbida, tre quarti della verdura e frullare il tutto con un minipimer ad immersione.
Aggiungere il resto della verdura, mescolare e controllare che sia giusto di sale.
Stendere un velo di crema sul fondo di una teglia per lasagne, adagiarvi una sfoglia e coprire con la crema e le verdure e fettine di scamorza (o altro formaggio).
Completare in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti terminando con la crema di zucca, del parmigiano e una spolverata di origano.

In forno a 200° per 15 minuti. Meglio mangiarle tiepide, quando gli ingredienti avranno avuto modo di riposare.
Questa non va bene fatta il giorno prima per il giorno dopo, a meno che non decidiate di toglierla dal forno qualche minuto prima...il pericolo che la pasta sia stracotta è sempre dietro l'angolo!

Le dosi bastano come piatto unico per due o come primo piatto per quattro.
La pasta che ho usato è quella fresca di marca Rana.


mercoledì 23 settembre 2009

Gnocchetti di patate e carote

Cosa succede quando si ha la presunzione di preparare degli gnocchi con delle patate qualunque?!
Che l'impasto risulti molle oppure, a forza di aggiungere farina, gli gnocchi diventino più simili a sassi ;-) e ci siamo capiti con qualcuno...

Visto che smaniavo per prepararli e non avevo voglia di andare alla ricerca di patate vecchie, io mi sono ritrovata nell'ipotesi uno, alla quale ho brillantemente ovviato dicendo che dovevano proprio essere così, un po' morbidi! Bluffare quando qualcosa non viene esattamente come dovrebbe è la soluzione migliore...è sciapo? Macché, è delicato! è troppo speziato? No, è così che va preparato, è etnico! E via di seguito...

Ho cercato di correggerli in corsa, aumentando la quantità di uova, ma visto che rimanevano così li ho preparati in una versione diversa.
In origine avrebbero dovuto essere degli gnocchi classici, ovvero quelli che si preparano tagliando a tocchetti un rotolino di pasta (come quelli di patate normali). Ma visto che qui, di farli stare sotto forma di rotolino non c'era verso, li ho fatti come faccio quelli di zucca, al cucchiaio!

Per condirli ho preparato una classica ratatouille con quello che c'era in frigo, ed ho completato con una spolverata di parmigiano, pepe nero appena macinato e timo.

INGREDIENTI per due
250 gr patate
300 gr carote
150 gr farina
50 gr parmigiano
2 uova
verdure miste (zucchine, peperoni, melanzane, pomodori)
olio, aglio, pepe, parmigiano grattuggiato, timo

Premessa: queste quantità vanno bene nel caso in cui si scelgano le patate a caso. Se si ha il sospetto di avere tra le mani le famigerate patate vecchie, riducete la quantità di uova (una sola) e farina (50 gr di meno).
Lessare patate e carote tagliate a tocchetti e passarle con il passaverdure. L'ideale sarebbe farle al vapore in modo che non si impregnino d'acqua e mantengano il loro gusto intatto.
Aggiungere le uova, il parmigiano e la farina, regolando di sale.
Nel frattempo preparare le verdure (quelle sopra sono solo a titolo esemplificativo) facendole saltare in padella con olio e aglio, e mettere sul fuoco l'acqua per cuocere gli gnocchi.
Se l'impasto degli gnocchi è sufficientemente salato ricordate di non salare anche l'acqua di cottura!
Prelevare con un cucchiaino una quantità di impasto (va bene un cucchiaino colmo) ed immergerlo nell'acqua. Dovrebbe staccarsi immediatamente e lo gnocco precipitare sul fondo della pentola. Consiglio di procedere a tentativi, in modo da non ritrovarsi l'intera pentola piena di gnocchi sfatti...se vedete che lo gnocco non tiene potete aggiungere ancora un uovo o poca farina.
Una volta venuti a galla, lasciar cuocere ancora un paio di minuti e poi scolare.

Evitare di mescolare gli gnocchi appena scolati, meglio lasciarli riposare un poco, il tempo che basta, in pratica, per completare la cottura dell'intero impasto. Con il passare dei minuti acquisteranno consistenza.

Condire con foglioline di timo, un giro di olio extravergine a crudo, parmigiano grattuggiato e pepe fresco e servire con le verdure.

Ovviamente usando carote fresche di orto, anziché quelle del supermercato, il gusto è notevolmente migliore! 

lunedì 21 settembre 2009

Crostatine con fichi e cioccolato bianco

"C'erano una volta, tanto tempo fa, tre piante di fichi, che davano alla loro padrona un'abbondanza di frutti, sia in estate che ad inizio autunno.
La produzione era tale che si doveva ricorrere perfino alle marmellate per smaltire la quantità di frutta che se ne ricavava!
Un bel giorno, durante una tromba d'aria, uno dei fichi ci lasciò le penne...
Un altro venne sacrificato al sacro orto, visto che se ne stava proprio nel bel mezzo delle coltivazioni.
Il terzo venne potato da mio papà ed è già tanto che quest'anno abbia fatto le foglie..."

Questa triste favola si conclude con Linda, ovvero io, che si riduce a comprare i fichi al supermercato, dove trova solo delle piccole palline che ricordano vagamente il fico, ma che sono lontane anni luce dalla splendida frutta prodotta nel suo giardino.

Il tutto perché mi ero fissata con queste crostatine ai fichi ed avevo la smania di farle. Aspettare un altro anno era davvero troppo tempo!

Sicuramente quando le rifarò con la mia frutta sarà tutta un'altra storia, ma nel complesso, dopo qualche intoppo nella preparazione, non erano male...

INGREDIENTI per 8
150 gr zucchero
100 gr burro
1 uovo
1 tuorlo
270 gr farina
30 gr cacao amaro
600 gr fichi
2 dl panna fresca
200 gr cioccolato bianco
cioccolato fondente

Preparare la pasta frolla al cacao amalgamando, nell'ordine, il burro già ammorbidito, lo zucchero, le uova, farina e cacao. Formare un panetto e lasciar riposare.

La ricetta originale diceva di sciogliere il cioccolato nella panna, far raffreddare e poi montare il tutto. Ecco, a me poi non si montato proprio un bel niente!
Quindi ho due soluzioni alternative: la prima è quella che ho, giocoforza, dovuto seguire io, la seconda è quella che, a mente serena, è più fedele alla ricetta.

Nel primo caso ho sciolto il cioccolato nella panna e l'ho messo nel frigorifero affinché si raffreddasse. Dopodiché ho tentato di montare la crema così ottenuta, che si è un poco addensata, e poi l'ho versata sulle crostatine facendola cuocere nel forno.

Nel secondo caso, invece, bisognerebbe montare la panna da sola, tenendone da parte due cucchiai, da utilizzarsi per sciogliere il cioccolato. Solo in un secondo momento, quindi, andrebbero riuniti i due ingredienti, ovvero il cioccolato fuso e la panna montata.

La prima modalità non è il massimo nell'estetica (vedi foto), ma la seconda non è sperimentata in prima persona...vedete voi se rischiare o andare sul sicuro, seppur non entusiasmante!

Chiusa la parentesi crema, torniamo alla ricetta!
Una volta raffreddata la pasta frolla, rivestire gli stampini con carta da forno e poi con la pasta (oppure utilizzare un unico stampo da crostata).
Pelare i fichi, tagliarli a spicchi ed adagiarli sul fondo della crostatina.
Se si sceglie la soluzione 1 al quesito di cui sopra, coprire la frutta con la crema.
Nel secondo caso, infornarli così come sono.

Cuocere circa 25 minuti a 200° in forno già caldo. Visto il colore della frolla, si va un po' sulla fiducia, o sull'esperienza, meglio ancora, per intuire quando la pasta sia effettivamente cotta.

Per la decorazione, se si è già utilizzata la crema durante la cottura, adagiare qualche spicchio di fico sulla crostatina, come vedete nella foto.
Nell'altro caso, invece, distribuire la panna al cioccolato bianco sulla crostatina ormai raffreddata e completare con del cioccolato fondente grattuggiato.

Fatemi sapere com'è andata, nel caso in cui decidiate di scegliere la via dell'estetica!

mercoledì 16 settembre 2009

Involtini di pesce e zucchine con insalata di patate alla similtedesca

Uhm, diciamo che questo piatto mi è venuto giusto un poco poco diverso dalla ricetta originale :-)
Però non è venuta male, anche se la prossima volta, con qualche messa a punto, sarà migliore...non nel gusto, ma nella forma.
Abbinati a questi involtini ho preparato una insalata di patate. Non è che ne vado matta, ma qualche settimana fa, in Germania, ne ho mangiata una buonissima e da allora mi è rimasta la voglia! Il gusto del condimento non era proprio lo stesso, ma procedendo a tentativi prima o poi raggiungerò il risultato sperato...oh, comunque era tutto ottimo!
Non vi propongo schifezze....

L'altro lato positivo della preparazione è che finalmente ho capito, dopo anni e anni di Festa de L'Unità, che la Vecchia Romagna è un brandy. Grappa e rum sono in grado di distinguerli, ma per il resto...il buio più totale. Ho potuto quaindi attingere alla mia grande riserva di superalcolici che ammonta a due bottiglie!

Ma passiamo all'elenco ingredienti e alla preparazione.

INGREDIENTI per due
400 gr filetto di platessa o sogliola
1 zucchina
4 patate medie
brandy
limone
patè d'olive nere
senape rustica
maionese
cipolla rossa
erba cipollina

La prima cosa da fare è preparare la marinata in cui lasciar riposare il pesce, che si ottiene mescolando 2 cucchiai di succo di limone, 2 di olio, un cucchiaio di brandy ed uno di patè di olive nere, regolando di sale. L'ideale sarebbe battere leggermente i filetti di pesce per diminuirne lo spessore ed ottenere così degli involtini, anziché i miei involtoni!
Una volta fatto ciò, immergerli nell'emulsione di olio e limone e far riposare. Tagliare le zucchine in fettine sottili (con il pelapatate, ad esempio, nel caso in cui non abbiate quelle grattugie con regolazione del taglio) e mettere anche queste a marinare col pesce.
Nel frattempo lessare le patate, possibilmente intere, o al massimo tagliate a metà, in acqua salata.
Preparare la crema con cui condire le patate: tagliare qualche fetta di cipolla rossa e metterla in una ciotola con due cucchiai di olio. Quando le patate sono quasi cotte, aggiungere all'olio, che nel frattempo avrà preso un po' d'aroma dalle patate, un cucchiaio di senape rustica ed uno di maionese. Io ho messo più senape che maionese perché adoro la prima e tollero la seconda, ma sospetto che in Germania accada l'inverso. Sperimentate secondo i vostri gusti, quindi.

Quando le patate sono quasi pronte, preparare gli involtini. Tagliare i filetti di pesce in due (ottenendo così una striscia più lunga che stretta), disporvi sopra la fetta di zucchina ed arrotolare. Io ne ho messa una all'esterno ed una all'interno, per dare più colore. Fermare l'involtino con uno stuzzicadente.
Cuocere in una padella con poco olio (io non ne ho proprio messo) e durante la cottura bagnare il pesce con l'emulsione rimasta. Anche se il pesce non è a diretto contatto con il fondo della pentola, la tenerezza della sogliola o della platessa fa si che si cuocia comunque in poco tempo.

Togliere la buccia alle patate, tagliarle a dadi e metterle ancora calde nella terrina con la loro salsa. Aggiungere qualche stelo di erba cipollina a pezzetti.

Servire gli involtini accompagnati con le patate.



lunedì 14 settembre 2009

Linguine con prosciutto affumicato, panna acida e limone

Ecco un primo davvero semplice da preparare, ma dal gusto particolare e non scontato!
Però mi raccomando, non siate tentati dal sostituire gli ingredienti che dirò con loro parenti, non uscirebbe la stessa cosa e non voglio essere considerata responsabile di piatti infelici...
Quindi mi dissocio ufficialmente da coloro che useranno la spalla o il crudo e la panna normale!

Difficoltà? Nessuna, se non quella di acquistare prosciutto affumicato e panna acida, che comunque sono reperibili nei principali supermercati (la panna acida a prezzo abbordabile l'ho vista all'Iper).

INGREDIENTI per quattro
400 gr linguine
250 gr prosciutto cotto affumicato
200 ml panna acida
50 gr pinoli
scorza di limone
erba cipollina
scalogno

Tagliare lo scalogno e farlo imbiondire in una padella abbastanza ampia (visto che in ultimo servirà anche per contenere la pasta), aggiungendo il prosciutto tagliato grossolanamente. Proseguire la cottura per un paio di minuti, aggiungendo anche i pinoli. Poco prima della fine della cottura aggiungere la panna acida.

Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata. L'ideale sono le linguine (quelle della Garofalo che ho usato erano spettacolari!), ma van bene anche altre tipologie di pasta lunga, purché corpose...niente spaghettini, dunque.

Una volta scolata la pasta, trasferirla nella padella con il prosciutto, mescolare, aggiungere dell'olio extravergine di oliva, la scorza di un limone finemente grattuggiata e dell'erba cipollina fresca.

E servire!

P.S. Essendo arrivato l'autunno (eh si, finalmente!) e facendo buio presto, mi si ripresenta il solito problema. Come fare delle fotografie ai miei piatti che non risentano dell'odiosa luce artificiale che me li rende indiscriminatamente tutti sul giallo? Sono bene accetti consigli in materia...
:-)