venerdì 30 dicembre 2011

Käsekuchen, variante con Panna Acida e Pasta Brisée



Tempo fa avevo inserito una ricetta della Käsekuchen e a parte che la fotografia era orrenda, ma l'ho rifatta per Natale e volevo dare una variante.

Per prima cosa non ho utilizzato la pasta sfoglia (quella va bene per le emergenze), ma la pasta brisé fatta in casa e la torta ne guadagna.
Poi ho utilizzato, al posto della panna da cucina, la panna acida che è molto più compatta. Secondo me il risultato è stato un ripieno molto più vaporoso e piacevole al palato, anche mangiandola a temperatura ambiente e senza accompagnamento.
La panna acida in questione io la trovo quasi esclusivamente nei discount (tranne alla Lidl, dove uno il minimo che si aspetta di trovare è proprio questo...).

La pasta brisée è stata fatta con 100 gr di burro freddo, 200 gr di farina, due cucchiai di zucchero, un cucchiaino raso di sale, 1 uovo e quattro cucchiai di acqua fredda. L'impasto va lavorato molto velocemente, per cui consiglio un robot da cucina piuttosto che le mani!
All'inizio "frullare" burro, farina, sale e zucchero, ne usciranno come delle grosse briciole, ma poi aggiungendo acqua e uovo l'impasto prenderà forma.
Far riposare un paio d'ore in frigo.
Io poi l'ho stesa direttamente sulla carta forno in modo molto sottile, tanto che me n'è bastata per uno stampo da 26-28 cm di diametro grazie anche alla sua elasticità (rispetto ad una tradizionale pasta frolla).

Per la farcia, basta solo sostituire la panna acida alla panna tradizionale.

venerdì 23 dicembre 2011

Vuoi Tartufi? di Cioccolato, ovviamente...


"Vuoi tartufi?" è la solita frase che ripete una signora che si incrocia a Bergamo, in prossimità del Tribunale, alternata quando è stagione a "Vuoi stelle alpine?".
Ed è anche la frase che vado ripetendo da qualche settimana, da quando mi sono messa in testa di regalare, oltre ai soliti biscotti, anche i tartufi ed ho iniziato a utilizzare chi bazzica nell'ufficio come cavia.
L'unica e ultima volta che li ho fatti ero con Giuly (detta l'Anonimo) e mi ricordo che erano di un pesante...motivo per cui tra le mille ricette ho preferito puntare su quelle con meno burro e più panna.

Ne ho preparati quattro tipi, in modo che ciascuno potesse scegliere quello più di suo gusto.
Il procedimento base è analogo in tutte le preparazioni: si fa sciogliere il cioccolato con l'altro ingrediente (panna o burro), si aromatizza con un liquore, si fa raffreddare e poi si procede alla formazione del tartufo vero e proprio. Si conclude con la copertura.

Il tutto sta nello scegliere il giusto abbinamento tra cioccolato, liquore e copertura, e nel trovare la giusta consistenza.
Con le dosi che vi indico si fanno circa 20-22 tartufi di dimensioni medie (non palline, non uova).

TARTUFI ALLE CASTAGNE
200 gr di purea di castagne
75 gr cioccolato fondente
50 gr burro
50 gr zucchero
un cucchiaio di liquore

Sciogliere il cioccolato con il burro, aggiungere poi la purea di castagne (va benissimo quella in vendita all'Esselunga nel reparto marmellate), lo zucchero ed il liquore. Visto che ai miei erano stati regalati dei marroni al rum ho deciso di utilizzare un cucchiaio di questo sciroppo di rum e zucchero per aromatizzarli. Mescolare, far raffreddare e poi, con l'aiuto di un cucchiaino (o di due se vi viene più semplice) formare delle palline giusto per creare già le porzioni del singolo tartufo e fare asciugare meglio l'impasto. Conservare in frigo e il giorno dopo, quando saranno ben fredde, prendere le singole palline, farle passare sul palmo della mano per dare una forma sferica e passarle poi nell'ingrediente scelto per la copertura.
Io ho optato per delle scaglie di cioccolato fondente, più che altro perché essendo i meno cioccolatosi ed avendo una consistenza molto morbida mi piaceva il contrasto con il "croccante" della scaglia di cioccolato. Potete vedere che aspetto hanno nella fotografia qui sopra.

TARTUFI AL CIOCCOLATO FONDENTE E COINTREAU
200 gr cioccolato fondente all'arancia
200 ml panna
30 gr burro
un cucchiaio di Cointreau

Qui si gioca facile! Basta sciogliere gli ingredienti e poi procedere come sopra (rafferddare, fare le palline, farle diventare solide e poi passare nel cacao amaro).
Ho provato anche a ricoprire i tartufi con cioccolato bianco grattugiato (vedi sempre foto sopra, sembra cocco, ma non lo è) e l'effetto è molto bello, ma francamente non è che c'entri molto...

TARTUFI AL CIOCCOLATO BIANCO E BAILEYS
180 gr cioccolato bianco
50 ml panna
75 ml burro
2 cucchiai di Baileys

Il cioccolato bianco è difficile da sciogliere nel senso che tende a cuocersi, quindi non abbiate fretta, fate sciogliere il tutto a bassa temperatura. Una volta pronti li ho ricoperti con granella di mandorle (vedi foto sotto), ma secondo me per questi va benissimo anche il cacao amaro. Eviterei codette e simili.
Questi sono i tartufi più delicati perché l'impasto è molto morbido, vuoi perché il cioccolato bianco è di per sé più grasso, vuoi perché c'è più burro, vuoi per il liquore...quindi consiglio di non esagerare con il Baileys, lasciar riposare l'impasto almeno due giorni e servirli appena tirati fuori dal frigo.

Quest'ultimo consiglio vale per tutte e tre le ricette, perché sono tutti tartufi morbidi e quindi anche se lasciati in frigo per giorni sono facili da mangiare, non diventano pietre. L'importante è tenerli chiusi in una scatola ermetica perché tendono ad assorbire gli odori del frigo, con risultati poco piacevoli.

Sono molto facili da fare e possono essere preparati in anticipo, anzi, meglio! Quindi se avete in programma di andare in visita a casa di qualche amico o parente a Natale o nei giorni successivi oggi è il momento giusto per iniziare la preparazione.

Ringrazio Vale che mi ha suggerito di aggiungere il Baileys ai tartufi bianchi...io non sapevo bene che aggiungere.
E quelli coperti di bianco della foto appena qui sotto sono al cioccolato al latte, Amaretto di Saronno e meringhe, ma non ho sotto mano la ricetta...e se non ricordo male non devo averla nemmeno seguita alla lettera...proverò a rifarli!




giovedì 22 dicembre 2011

Sali e Zuccheri Aromatizzati



Ecco uno dei pensierini che ho preparato per Natale, una cosa davvero semplice, anche se richiede un minimo di organizzazione, soprattutto per reperire le fialette (queste che vedete sono in vetro e con il tappo di sughero, quindi non hanno un aspetto ospedaliero, tutt'altro!).

Si possono comprare nei negozi di bomboniere, io ho sondato il terreno nelle settimane scorse, ma ho più che altro ricevuto inviti per la presentazione della nuova collezione della linea tal dei tali o rassicurazioni sul genere "venga pure in negozio, costano poco". Poco se devo regalarla agli invitati di un matrimonio, grazie tante!! Alla fine un negozio s'è sbottonato sul prezzo: 1,60 Euro l'una. Inutile dire che la proposta è stata cestinata..

Alla fine le ho acquistate online, pagando circa 17 euro per 24 fialette (cifra ragionevole, ne ho prese 12 in più di quanto preventivate perché mi possono sempre tornare utili, e ho ottimizzato le spese di spedizione). Le ho ricevute nel giro di un paio di giorni, tra l'altro.

Ho deciso di utilizzarle per regalare sali e zuccheri aromatizzati che ho preparato a casa.
Ho optato per due sali, uno al limone e l'altro alle erbe aromatiche, e due zuccheri, uno alla cannella e l'altro all'arancia, però si possono anche fare alla vaniglia, alla menta, al curry...
Bisogna solo acquistare un sale decente, avere possibilmente un mortaio ed il gioco è fatto...

Per il sale alle erbe ho preso salvia, maggiorana e rosmarino dal mio orto, ho lavato bene le erbe, le ho asciugate ancora meglio e le ho messe nel mortaio con il sale grosso iniziando a pestare. In questa fase non si riesce a sbriciolare bene la foglia, ma lo scopo è quello di fare uscire gli oli essenziali. Poi ho riposto il tutto in un vasetto chiuso per uno o due giorni. Trascorso questo tempo ho ripreso in mano il tutto, pestando nuovamente sale ed erbe per rendere la preparazione più fine, e ho lasciato stavolta in una ciotola in modo che perdesse l'eventuale umidità.

Procedimento analogo per il sale al limone, preparato utilizzando la scorza di un limone bio tolta con il rigalimoni che evita di prelevare anche la parte bianca.

Per gli zuccheri ho ovviamente saltato il passaggio del pestare con il mortaio visto che era giù zucchero fino. Forse sarebbe stato bene prendere dello zucchero grezzo, ma non so se avrebbe assorbito così bene l'aroma. Per quello alle arance, utilizzare arance con scorza grossa, da togliere con il rigalimoni e chiudere in barattolo con lo zucchero 24 ore, poi stendere su della pellicola o alluminio far asciugare bene, eliminando eventuali cristalli di zucchero più grandi che si creano con l'umidità.
Quello alla cannella è stato semplicemente un mescolare la cannella con lo zucchero, inserendo anche nella provetta un pezzo di stecca di cannella.

Non sarà sta gran cosa, ma mia sorella ha portato dalla Francia questa estate uno zucchero al cacao...ed i miei zuccheri non hanno nulla da invidiare a questo prodotto di negozio, anzi...non contengono né coloranti né aromi. Tutta natura!

Il sale al limone (che è molto, ma molto meno forte di quello fatto mettendo sotto sale le fette di limone, una delizia anche se puzza da paura) va benissimo con il pesce, quello alle erbe un po' dappertutto.

Se invece avete amici che amano le spezie, le provette sono molto belle anche per regalare curry, paprika, curcuma, noce moscata :-)

Per completare ho scritto il contenuto della fialetta su un cartoncino bianco che ho tinto caffè e pennello, ho praticato un buco con una forchetta da fondue :-) e poi fatto un paio di giri con uno spago grezzo. Una cosa semplice, ma ieri la persona a cui le ho regalate mi ha chiesto dove le avevo comprate!

mercoledì 21 dicembre 2011

Liquore al Cioccolato Fondente


Toc toc! C'è ancora qualcuno!??!
Che vergogna, ho lasciato questo povero blog a languire per mesi, e dire che non è che io non abbia cucinato, da aprile ad oggi...però ci sono dei momenti in cui si è in stanca e non si ha voglia di fare nulla, o non si ha tempo, o entrambe le cose, o non si fanno le foto...un mix micidiale.
Però ora -intendo dire proprio in questo momento, perché domani non so- sono tornata, sperando di dare a qualcuno uno spunto per un pensiero natalizio dell'ultimo minuto.

Quest'anno ho infatti deciso che avrei preparato un po' di cose fatte in casa da regalare ad amici e conoscenti. Infatti è da un bel pezzo che sono in ballo...prima la composta di cipolle rosse che ha fatto puzzare casa per un paio di giorni, fatta con mia sorella, poi il chutney di zucca che non ho la più pallida idea di come vada mangiato, ma mi piaceva tanto da vedere...passando per i biscotti natalizi, la crema di caramello, i tartufi in quattro versioni, sali e zuccheri aromatizzati da me, feta sott'olio e...quello che vedete in foto: il liquore al cioccolato!

A due persone lo regalerò insieme ad un assaggio di arancello speziato, ricetta che ho preso dal libro "Regali Golosi", nonostante sul libro medesimo mannaggia a lui mancasse la quantità di acqua da aggiungere. Ma questo ha bisogno di riposare e quindi se volete farlo fatelo per portarlo al Cenone di San Silvestro.

Il liquore di cioccolato, invece, è davvero sprint e sebbene piuttosto alcolico è piaciuto pure a me.
Avevo trovato la ricetta su un libro di casa, che poi non ho più recuperato, quindi ho preso una trovata su Mani Amore e Fantasia e ho fatto qualche modifica. Comunque in rete si trovano diverse ricette, con cacao al posto del cioccolato, con più o meno latte...per tutti i gusti...

INGREDIENTI per circa un litro
200 gr cioccolato fondente di buona qualità
500 gr zucchero
300 ml acqua
250 ml alcool 95°
200 ml latte
due cucchiai di cacao amaro

Non ho messo la vanillina, rispetto alla ricetta originale, perché mi sa tanto di chimico e non sapevo che effetto avrebbe fatto mettere la vaniglia intera, proverò la prossima volta. Ho messo meno alcool perché invece avevo trovato molte ricette con alcool a 90° e quindi temevo che fosse troppo forte. In effetti, appena fatto, mi faceva quasi mancare il fiato (ma io sono quasi astemia), mentre dopo una settimana, quando l'ho imbottigliato, mi pareva più amabile.

Il procedimento è molto semplice: far sciogliere il cioccolato con metà dell'acqua prevista, aggiungendo poi la restante acqua, il latte, il cacao (meglio se con il colino per evitare grumi) e lo zucchero mescolando bene in modo che lo zucchero (che è molto) si sciolga bene.
Togliere dal fuoco e una volta intiepidito aggiungere l'alcool e mescolare per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Io ho poi travasato il tutto in una bottiglia che ho riposto in frigo per una settimana, dandogli un'agitata ogni due tre giorni, presumo per smuovere lo zucchero!, e ho poi travasato il liquore, che ha una consistenza molto cremosa, in bottigliette.

Visto che il mio scopo era quello di far giusto assaggiare la mia opera prima, e visto che non volevo spendere più di bottiglie che di contenuto, ho deciso di utilizzare come contenitori le bottigliette del San Bitter, comprate e consumate proprio a questo scopo. Sono piccole (100 ml), carine e con tappo di sughero, cartoncino e spago acquistano un'aria quasi piacevole.

Aspetto poi i commenti sul liquore. Matteo s'è rifiutato di assaggiarlo, mentre le mie uniche cavie (amici dei miei genitori a cui ne ho offerto un avanzo) hanno apprezzato, spero non solo per buona educazione.